Photographer's Life

Tempi che cambiano…

Con stupore, e un briciolo di malinconia, apprendo da DPreview che la Leica ha lanciato sul mercato la sua prima fotocamera a telemetro completamente digitale: la M8.

E’ difficile trovare un appassionato di fotografia che non conosca il prestigio delle fotocamere Leica, fotocamere che sono state nelle mani dei più grandi maestri delle fotografia mondiale di ogni tempo (Henri Cartier-Bresson e Robert Capa solo per citarne un paio tra i più significativi).

E’ estremamente significativo che un marchio che è sempre stato sinonimo di tradizione (il formato della pellicola tradizionale 24 x 36 è chiamato anche formato Leica), che ha sempre odiato gli automatismi (non ha mai costruito fotocamere con autofocus), si sia convertito al digitale.

Ho cominciato ad amare la fotografia scattando con reflex completamente manuali (mitica la Yashica FX-3); ho assistito alla timida comparsa delle prima fotocamere digitali immaginando il tramonto della fotografia analogica come un qualcosa di lontanissimo.

La fotografia digitale ha avuto senz’altro il merito di far avvicinare a quest’arte moltissime persone ma ha anche allontanato la fotografia stessa dall’essere arte.

Mi ricordo che avendo a disposizione solo 24 o 36 scatti disponibili in un rullino, ogni foto per me era un qualcosa di ragionato: curavo la corretta esposizione, la corretta inquadratura e cercavo di sfruttare al meglio la luce disponibile. Avevo una sola possibilità perchè non potevo permettermi di riprendere più volte lo stesso soggetto…il costo totale tra rullino, sviluppo e stampa non era trascurabile per uno studente alle prime armi come me. Inoltre la decisione, qualche anno fa, di allestire nella mia stanza una camera oscura per stampare chimicamente i miei migliori scatti in bianco e nero non ha fatto altro che accrescere ulteriormente questa mia attenzione durante la fase di scatto.

Adesso tutto è cambiato. Si imposta la modalità a scatto continuo e si comincia a fotografare a raffica sperando nella fortuna e con la convinzione che in fondo con una memory card da 2 Gb, che può contenere anche migliaia di immagini, almeno un paio di scatti sono venuti bene.

Tempi che cambiano…

Un pensiero su “Tempi che cambiano…

  1. ize

    Io non sono mai stato un tecnico nella fotografia ma condivido il tuo punto di vista.
    Ma tutto sommato le cose belle sono tali anche per il fatto di essere limitate.

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